#trainingmerenda per il rilassamento dell’occhio.
E’ consigliato per tutte le attività a videoterminale (computer, smartphone, tablet) ed anche per chi svolge attività di precisione (sartoria, oreficeria, assemblaggio di piccoli particolari, controllo qualità visivo, microsaldature etc.), ovvero mansioni in cui è previsto un utilizzo prolungato della funzione visiva.
Sunning, potremmo dire una breve esposizione al sole ad occhi chiusi è l’esercizio proposto e spiegato nell’immagine.
Questo esercizio può avere molteplici funzioni. Oltre a rilassare l’occhio, ci permette anche di muoverci dalla propria scrivania o dal proprio posto di lavoro consentendoci di fare qualche passo, di sgranchirci le gambe e la schiena e magari anche di poter dare uno sguardo fuori dalla finestra o fuori dalla porta. Il movimento, ne parlerò molto in futuri articoli, è fondamentale per qualsiasi persona, soprattutto quando si è costretti a rimanere per tanto tempo in posizioni fisse, seduti o in piedi. In più questa breve training merenda potrebbe essere associata anche al bere un bel bicchiere d’acqua.
E’ fondamentale per il benessere degli occhi bere acqua a sufficienza in modo che possano essere costantemente idratati evitando così arrossamenti e un acuirsi della sindrome dell’occhio secco (ne ho parlato nell’articolo sul Blinking).
Last but not least il Sunning ci consente anche di prendere una boccata d’aria fresca. Mentre lo facciamo ricordiamoci anche di tenere aperte le finestre o le porte, anche in inverno, per effettuare un benefico cambio dell’aria in ambiente lavorativo.
Concludo questo articolo con una veloce pratica che possiamo eseguire prima o dopo il Sunnig … oppure tutte le volte in cui ne abbiamo voglia. Si tratta di un esercizio che ci può aiutare soprattutto se ci sentiamo stanchi, sopraffatti o irritati.
Accenna un sorriso se sei sopraffatto
Quando ti accorgi di essere irritato, stanco o sopraffatto,
accenna un sorriso.
Inspira ed espira con calma, mantenendo il sorriso,
fallo per la durata di tre respiri lenti e profondi.
(Thich Nhat Hanh)