#trainingmerenda per il rilassamento dell’occhio.
E’ consigliato per tutte le attività a videoterminale (computer, smartphone, tablet) ed anche per chi svolge attività di precisione (sartoria, oreficeria, assemblaggio di piccoli particolari, controllo qualità visivo, microsaldature etc.), ovvero mansioni in cui è previsto un utilizzo prolungato della funzione visiva.
Blinking (ammiccare) è il nome di questa breve pratica che trovate descritta nell’immagine sopra.
Come mai è così importante ricordarsi di ammiccare ogni tanto?
Hai mai sentito parlare della sindrome dell’occhio secco?
Questa sindrome, oggi molto diffusa visto l’alto numero di persone che utilizza strumenti a vdt, comprende alcuni dei seguenti sintomi:
– secchezza oculare
– mal di testa
– visione sfocata
– sensazione di fastidio all’occhio come se ci fossero dei sassolini tra le palpebre
– altri discomfort visivi
A volte si fa proprio fatica a continuare l’attività che si sta svolgendo.
Ricordo ancora una sera, qualche tempo fa, in cui addirittura non riuscivo più a leggere sullo schermo sul quale stavo scrivendo già dal primo pomeriggio. Ho dovuto interrompere l’attività per circa una mezz’oretta prima di poter riprendere un lavoro che andava terminato in serata. Fu una bruttissima sensazione.
L’attenzione protratta allo schermo del computer o ad una attività molto particolare e precisa riduce infatti il numero di volte in cui ammicchiamo lubrificando l’occhio con il nostro liquido lacrimale.
Per questo motivo ogni tanto fare una pausa ed eseguire il BLINKING è un’ottima strategia.
Sorridere mentre si esegue il BLINKING aggiunge un po’ di buonumore al nostro momento.
A tal proposito, vi riporto qui sotto una semplice pratica che potete provare quando volete ed è ottima anche prima o dopo il blinking o il palming (ve lo ricordate? è l’esercizio che abbiamo visto la scorsa settimana).
Accennare un sorriso nei momenti liberi
Dovunque vi troviate, seduti o in piedi, accennate un sorriso.
Guardate un cucciolo, una foglia, un quadro, un qualunque oggetto che sia relativamente immobile
e sorridete.
Inspirate ed espirate con calma tre volte.
Conservate il mezzo sorriso e considerate l’oggetto su cui focalizzate l’attenzione come la vostra vera natura.
(Thich Nhat Hanh)